ESCURSIONE | RIFUGIO VAZZOLER - GIARDINO BOTANICO "A. SEGNI" | ALLEGHE | DOLOMITI Patrimonio Naturale dell'Umanità UNESCO
La partenza è a Listolade, frazione del Comune di Taibon Agordino al Km 31 della regionale 203 Agordina, da dove, deviando a destra, si può salire in auto per 4 Km lungo la Val Corpassa fino alla Capanna Trieste (quota 1135 m).Si procede a piedi per la mulattiera che dopo un breve tratto si addentra in un boschetto di latifoglie e si continua sulla sinistra orografica del torrente Corpassa che si attraversa su una stretta passerella in ferro. La mulattiera prosegue con tratti rettilinei e stretti tornanti fino alla Capanna Ginetto, piccolo ricovero d’emergenza utile in caso di maltempo; sopra incombe la spettacolare e strapiombante parete della Torre Trieste (la “Torre delle Torri”), teatro di arditissime imprese alpinistiche. Continuando per mulattiera si raggiunge il Piàn de le Tàie (qui è il bivio del sentiero che, a destra, sale al Van de le Sasse e alla ferrata Tissi), si prosegue ammirando la Cima del Bancón, i Cantoni di Pelsa e la superba Torre Venezia con il suo pinnacolo sommitale e in circa venti minuti si raggiunge così il Rifugio Vazzolèr (quota 1714 m), eretto dal CAI di Conegliano nel 1929. In uno spazio adiacente la stessa sezione del CAI ha curato, nel 1968, la realizzazione di un giardino botanico, attualmente gestito dal Servizio Forestale Regionale di Belluno. Il giardino copre una superficie di circa 5000 metri quadrati dove una rete di sentieri consente di ammirare le varie specie floreali singolarmente indicate da apposite tabelle. D’obbligo una breve sosta alla chiesetta che sorge alla destra del rifugio, su un piccolo colle, nella quale sono posizionate le lapidi marmoree che portano incisi i nomi degli alpinisti caduti sul Civetta. Con un breve prolungamento del percorso, verso la base della Torre Venezia in direzione del rifugio Tissi, dopo circa 20 minuti in un ambiente di meraviglie rocciose si resta colpiti ed ammirati dall’incontro con un’immagine di Cristo, a grandezza naturale, realizzata con filo di ferro sulla parete di un masso sulla destra del sentiero. Il ritorno è previsto lungo lo stesso tragitto, percorribile in circa un’ora e mezza.