FERRATA DEGLI ALLEGHESI (CIVETTA)
La ferrata degli Alleghesi è un itinerario di grande respiro per escursionisti-alpinisti preparati che permette di toccare la cima del Civetta a quota 3218 m, una del cime più importanti delle Dolomiti. Il percorso si sviluppa prima sul versante orientale fino a raggiungere la cresta nord-est che viene percorsa fino in cima. Nell’insieme si tratta di un percorso molto impegnativo dal punto di vista fisico, con dislivello e sviluppo notevoli. Tecnicamente il percorso non è estremo ma richiede abitudine all’esposizione e padronanza nei movimenti. Ricordiamo che alcuni tratti, anche se facili, non sono attrezzati e sono da percorrere in arrampicata.
Dal Rifugio Coldai (2132 m) si sale verso la forcella Coldai e si devia poi a sinistra lungo il sentiero Tivan n. 557. Si segue il sentiero con diversi saliscendi fino alla sella dello Schinal del Bech a quota 2300 m circa dove si lascia il sentiero salendo verso destra (masso con indicazione in rosso Alleghesi). Superato un ghiaione e alcune roccette attrezzate si è alla base della ferrata (1 ora e 30 minuti circa dal rifugio). Si supera subito un tratto ripido attrezzato con gradini per poi entrare in una sequenza di canali e brevi ripidi risalti che conducono a circa metà dello sperone della Punta Civetta. Da qui prima lungo una cresta e poi nuovamente per camini e canali si esce sulla cresta nord a quota 2800 m circa. Ora il percorso si sviluppa lungo la cresta settentrionale in modo discontinuo con tratti attrezzati ed altri più facili dove si cammina su tracce di sentiero sempre segnalato. Si raggiunge così prima la Punta Tissi e poi la cima del Civetta. Discesa: dalla cima ci si dirige verso sud-est seguendo il segnavia rosso e per ripidi ghiaioni si arriva al rifugioTorrani (2984 m). Dal rifugio si scendo lungo il ripido sentiero attrezzato n. 558, lasciando sulla destra il sentiero che conduce alla ferrata Tissi, lungo lastroni inclinati cenge e ripidi salti attrezzati con cavo metallico. Si giunge infine al ghiaione finale e qui un primo bivio permette di scendere direttamente a Pecol. Verso sinistra invece si raggiunge il sentiero Tivan e verso nord lo si ripercorre, come per l'andata, con stancanti saliscendi, fino al rifugio Coldai.