Anche a Domegge sono state trovate importanti testimonianze del passato. Un falcetto e un ascia di bronzo risalenti al XIII - XII sec. a.C. rappresentano i più antichi segni di presenza umana nell'area del Centro Cadore. Scavi effettuati in posti diversi hanno portato alla luce teschi, scheletri, corredi funebri e gioielli risalenti al periodo VII - II a.C., prova di antiche necropoli sotterranee.
Di alto valore storico-artistico le chiese edificate nel territorio del paese. La chiesa di San Giorgio, parrocchia di Domegge, si erge come un tempio, con le sue imponenti colonne e i capitelli corinzi, nella Piazza dei Martiri e raccoglie al suo interno importanti opere di Marco Vecellio, nipote di Tiziano.
Attraversando il lago e salendo sul monte Froppa, lungo il sentiero contrassegnato dalle stazioncine della Via Crucis, si arriva alla chiesa dell'eremo dei romiti, la comunità di frati che ha abitato questo luogo dal 1720 al 1810. Dedicata a San Giovanni Battista il Precursore e restaurata nel 2014, la chiesa conserva i muri perimetrali originali del Settecento. Poco distante si trova il capitello con affreschi dell'epoca.