Una piacevole passeggiata con numerose finestre panoramiche sulle Dolomiti e sui vari villaggi di San Vito. Sul sentiero inoltre incontrerete svariate specie di orchidee spontanee più o meno rare, la cui fioritura è particolarmente ricca a fine giugno/inizio luglio, e altre specie di fiori.
La Strada Regia collegava la pianura veneta con il Tirolo, prima della costruzione della strada di Alemagna, inaugurata nel 1832. Oggi si può percorrere in bicicletta ammirando lo splendido panorama.
La Lunga Via delle Dolomiti è annoverata fra le più belle piste ciclabili d' Europa che va da Dobbiaco a Calalzo di Cadore. Il merito è tutto del paesaggio che attraversa incorniciato da alcune fra le cime dolomitiche più famose, riconosciute dall' Unesco Patrimonio Naturale dell' Umanità: dall' Antelao al Pelmo, da Croda Marcora alle Tofane, vette leggendarie e di potente bellezza.
Da Soraronco alla cava passando per Senes. Comode strade pianeggianti e suggestivi sentieri di montagna attraversano paesi, rifugi, laghi, fiumi, boschi e rocce, dove si respira la storia delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Il rifugio è un punto di partenza strategico per i collegamenti tra i rifugi e i bivacchi dell'intera area. Raggiungibile per la rotabile della Val Rusecco è eccellente punto di partenza per passeggiate e gite di ogni livello di difficoltà. Ottima meta per escursioni con bambini, è base d'appoggio lungo l'Alta Via delle Dolomiti n.3.
Gestito dalla famiglia Ossi, il rifugio offre una cucina casalinga semplice ma che privilegia materie prime fresche. Questo è punto di incontro delle Alte Vie Delle Dolomiti n. 3, 4 e 5 e d'appoggio per la salita a Sorapiss, Antelao, Cima Bel Pra e Torre dei Sabbioni.
Il Rifugio Galassi, gestito direttamente dalla Sezione di Mestre del CAI costituisce la base d'appoggio preferita per la salita all'Antelao e punto tappa per i percorritori delle Alte Vie delle Dolomiti n. 4 e 5.
"L'uomo di Mondeval" è una scoperta archeologica di eccezionale valore. Il sito è raggiungibile dal Passo Giau parcheggiando nei pressi della Malga Giau e seguendo il sentiero n. 436 fino al bivio di Forcella Giau. Proseguendo poi lungo il sentiero n. 466 fino alla Casera Mondeval De Sora dove si trova il masso che fungeva da riparo "all'uomo di Mondeval".